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CORTE COSTITUZIONALE E CONTENIMENTO DEGLI
ANIMALI SELVATICI IN SOVRANNUMERO
LA PAROLA DELL’A.T.C. PG1
Comunicato
Stampa ATC Perugia 1
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PARERE DEL CONSIGLIO DI STATO SUL RINNOVO PORTO
D'ARMI
Parere del Consiglio di Stato del 6 luglio 2016 avente ad oggetto i quesiti posti dal Ministero dell’Interno sull’interpretazione dell’art. 43 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza
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CACCIA, IN UMBRIA IL PROGETTO PER CREARE ZONE DI ADDESTRAMENTO CANI.

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CORTE COSTITUZIONALE E CONTENIMENTO DEGLI
ANIMALI SELVATICI IN SOVRANNUMERO
LA PAROLA DELL’A.T.C. PG1
Comunicato
Stampa ATC Perugia 1
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IGOR CRUCIANI: ATC PERUGIA 1 HA GESTIONE OCULATA E TRASPARENTE

È quanto precisa il presidente dell’ente dopo la vicenda giudiziaria dell’Atc Terni 3 – L’ente ha
un responsabile della trasparenza, un
solo occupato fulltime e bassa quota
associativa.
PERUGIA – “Quanto emerso sulla stampa locale nei giorni scorsi in merito alle vicende giudiziarie che hanno coinvolto l’Ambito territoriale caccia 3 Ternano-Orvietano impone alcune precisazioni. Sarebbe, infatti, ingeneroso fare di tutta l’erba un fascio perché l’Atc Perugia 1, riconoscendo fin dal momento del suo insediamento le finalità pubbliche dell’Ente, ha applicato le norme vigenti per la Pubblica amministrazione in un’ottica di trasparenza e razionalizzazione”. Questo quanto ha tenuto a precisare il presidente dell’Atc Perugia 1 Igor Cruciani.
I regolamenti e le leggi. Gli Ambiti territoriali di caccia, già definiti dal Regolamento regionale numero 6 del 2008 associazioni private di secondo grado con finalità pubblica, sono stati qualificati dalla sentenza 133/2015 della Corte dei Conti come Enti pubblici, soggetti quindi alle relative norme. “Anticipando di fatto la sentenza – ha spiegato Cruciani –, l’attuale Comitato di gestione dell’Atc Perugia 1, insediato nel settembre 2013, ha impostato da subito la sua azione nel rispetto di alcuni principi basilari, intuibili dalla natura pubblica dei finanziamenti con cui l’Ente si sostiene, di efficienza, imparzialità, economicità e trasparenza. Tutte le forniture di beni, servizi e selvaggina sono state perciò assegnate in seguito a regolari gare bandite ai sensi del Codice degli appalti pubblici”. “Atc Perugia 1 – ha proseguito Cruciani – ha anche nominato, come previsto dalla legge, un ‘responsabile della trasparenza’ che assicura completa accessibilità degli atti finanziari, bilanci compresi, a chiunque ne abbia utilità. Ancora ingeneroso è, pertanto, vociare in generale sulla mancata trasparenza dei bilanci degli Atc”.
I dipendenti. Poi una precisazione sugli occupati dell’Ente. “Per il raggiungimento dei fini istituzionali – ha sottolineato Cruciani – il personale impiegato è sensibilmente inferiore in termini numerici rispetto agli altri Atc. Da circa un anno, dopo il richiamo da parte della Provincia di una persona precedentemente distaccata presso i nostri uffici, stiamo gestendo le funzioni assegnateci con una assunta a tempo pieno e una di supporto utilizzata per determinate attività straordinarie, come previsto dal Rr 6/2008”. “Ci tengo inoltre particolarmente a sottolineare – ha aggiunto Cruciani – che tutti i rappresentanti del mondo venatorio, riconoscendo la necessità di dare un’impronta nuova alla gestione dell’Atc, hanno contribuito a un clima fattivo e libero da logiche associazionistiche, segnando un deciso distacco dalle modalità di gestione usate in precedenza. I migliori risultati si sono visti nella gestione delle Zone di ripopolamento e cattura”.
Quota associativa e riordino dell’Ente. “L’Atc Pg1 – ha concluso Cruciani – ha mantenuto la quota associativa per i cacciatori a 25,82 euro all’anno pur portando avanti con fatica la sua attività, vista la riduzione dei contributi regionali. Si cerca di fare economia riducendo i costi di gestione, mantenendo comunque gli stessi servizi e garantendo la sostenibilità della struttura. Troviamo necessario il riordino degli Atc auspicato dall’assessore Cecchini durante l’ultima consulta venatoria del 18 gennaio, purché porti alla definizione di norme procedurali chiare e univoche che siano capaci di garantire una sana gestione delle funzioni affidate agli Atc”.
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PRIMI MESI DI
ATTIVITÀ: INIZIATE AZIONI DI RILANCIO E
RAZIONALIZZAZIONE DELLE RISORSE. Dopo il rinnovo
e l’insediamento del Comitato di
Gestione dell’Ambito Territoriale di
Caccia di Perugia 1, caratterizzato
nostro malgrado da vicende di cronaca
legate all’ex Presidente, è iniziata
un’intensa attività di gestione volta a
rilanciare il territorio di competenza,
ormai stanco ed incapace di rispondere
alle esigenze sia del mondo venatorio
che del mondo agricolo e ambientalista.
La priorità condivisa da tutti i
componenti è il potenziamento
dell’attività informativa, imperniata
essenzialmente sul confronto e la
trasparenza. Lo scopo è rendere
partecipi e protagonisti della gestione
sia i membri del Comitato che -
soprattutto - tutti i cacciatori che
vivono il nostro ATC.
Il neo
Presidente Dr. Igor
Cruciani sottolinea come il nuovo
Comitato abbia l’obiettivo di rendere
l’ATC Perugia 1 un esempio virtuoso di
gestione dell’attività venatoria,
puntando sulla qualità e sulla
razionalità nell’uso delle risorse. Si
stanno apportando profonde innovazioni
nei contenuti e nei metodi, rendendo
sinergiche e strategiche le componenti
dell’ambito territoriale di caccia, con
l’intento di integrare sempre di più le
Istituzioni e gli organismi ambientali,
venatori ed agricoli. L’azione
condivisa, in un clima di fiducia e
collaborazione paritetica, renderà
qualificati e partecipati gli obiettivi
da raggiungere.
Subito dopo
l’insediamento il Comitato ha approvato
il nuovo Statuto, rendendolo finalmente
rispondente alle mutate esigenze del
mondo esterno. Tra le principali novità
l’obbligo della trasparenza e
l’attivazione di 5 Commissioni
permanenti:
- Commissione
per le Zone di Ripopolamento e Cattura,
Selvaggina, Aree di Rispetto, Specie
problematiche o opportuniste;
- Commissione
agricoltura;
- Commissione
gestione cinghiale;
- Commissione
cervidi e bovidi;
- Commissione
per la valorizzazione degli habitat
naturali e lo sviluppo della cultura
ambientale.
I coordinatori
delle Commissioni sono invitati
permanenti ai lavori dell’Ufficio di
Presidenza, costituito oltre che dal
Presidente, rappresentante di
Confagricoltura Umbria, da tre
rappresentanti delle Associazioni
Venatorie (Carlo Pippi per Federcaccia,
Giampaolo Zandrini per Arcicaccia e
Mario Rubeca per Enalcaccia).
L’Ufficio di
Presidenza si dichiara estremamente
soddisfatto dell’avvio dei lavori. Il
clima che si è creato è l’elemento
indispensabile per fare dell’ATC un
luogo di confronto tecnico capace di
mettere in atto azioni concrete ed
adeguate ai tempi. Ci sono le competenze
giuste per passare dalla gestione chiusa
e personale alla costruzione di un vero
e proprio modello di efficacia e
trasparenza.
Le nuove linee
programmatiche per la selvaggina
stanziale avranno come fondamento il
ripopolamento del territorio a caccia
programmata utilizzando solo animali di
cattura provenienti dalle ZRC ricadenti
nel territorio dell’ATC PG1, condizione
essenziale per ristabilire la presenza
della selvaggina autoctona. Al
contrario, i ripopolamenti effettuati
nel recente passato nel territorio
dell’ATC sono stati effettuati
principalmente con animali acquistati da
allevatori ed importatori, azione
anacronistica ed infruttuosa i cui
sterili risultati sono sotto gli occhi
di tutti.
In questi primi mesi di lavoro abbiamo
completato il piano di ripopolamento
della specie lepre, liquidato i
contributi previsti dal bando per
interventi in agricoltura, approvato
nuovi distretti per la caccia di
selezione, risarcito il 100 % dei danni
da fauna selvatica del 2013 ed avviato i
censimenti dei corvidi. Nei prossimi
giorni sarà inoltre completato il piano
di ripopolamento della specie fagiano,
starna e pernice, attivata la
commissione per le zone ripopolamento e
cattura e quella per la gestione della
specie cinghiale. Quest’ultima avrà da
subito l’obiettivo di approfondire ed
analizzare la bozza di modifica del
regolamento regionale per il prelievo
del cinghiale ma allo stesso tempo di
valutare ogni possibile azione
necessaria al miglioramento della
gestione territoriale della specie
revisionando qualora necessario i
settori assegnati squadre.
Intenzione del
comitato, anche alla luce del recente
comunicato stampa dell’Assessore alla
Caccia Fernanda Cecchini in merito al
“congelamento” della riforma degli ATC,
è quella di promuovere già dai prossimi
mesi incontri sul territorio sia per far
conoscere a conoscenza le iniziative che
il nuovo corso intende portare avanti
sia per coinvolgere e rendere partecipi
della gestione tutti i cacciatori, unici
e veri protagonisti del loro territorio
e quindi in grado di ottimizzare il
lavoro a cui è chiamato l’ATC.
In ultimo, in
merito ai fatti relativi all’indennità
di fine mandato erogata in favore del
passato vertice dell’A.T.C.,
recentemente oggetto di espressa
interrogazione in Giunta regionale e di
numerosi articoli apparsi sulla stampa
locale, ribadendo la volontà del nuovo
Comitato di Gestione di improntare le
attività dell’ATC alla più stretta
legalità si comunica che si è dato
definitivamente corso alla deliberazione
del Comitato assunta già nella seduta
del 10 gennaio 2014, trasmettendo gli
atti all’Autorità Giudiziaria competente
al fine di fare al più presto chiarezza
e di tutelare nel contempo l’immagine
dell’ATC.
Ufficio di
Presidenza
A.T.C. PG 1
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